Vulvodinia: Conoscerla e combatterla!

La vulvodinia è una percezione di dolore alla vulva che colpisce circa il 15% della popolazione femminile.
Le donne riscontrano un dolore persistente, di solito limitato alla zona vulvare, senza alcuna lesione visibile. In alcuni casi il dolore, anche sotto forma di fitte, scosse o indolenzimento che può estendersi anche ai glutei, all’ ano e all’ interno delle cosce. Può essere continuo, pungente o provocare una sensazione di bruciore, molto intenso.
Può essere spontaneo o provocato da un contatto, come avviene durante un rapporto sessuale ad esempio. Talvolta anche sedersi o accavallare le gambe può scatenare o peggiorare la percezione del dolore.
I sintomi più comuni sono
- Bruciore
- Irritazione
- Secchezza
- Tensione
- Sensazione simile a punture di spillo
- Disepitelizzazione
- Percezione di avere tagli sulla mucosa e gonfiore.
CAUSE PRINCIPALI:
Purtroppo l’origine non è ancora del tutto chiara, si ritiene possa avere diverse cause, talvolta associate tra loro come infezioni batteriche o micotiche vaginali e vescicali, predisposizione genetica alle infiammazioni, lesioni del nervo pudendo dovute al parto o a traumi; tutto questo concorre a creare una “contrazione” muscolare sia a livello del pavimento pelvico che della muscolatura vaginale, creando un circolo vizioso che alimenta i disturbi.
COME PUO’ AGIRE L’OSTEOPATIA IN QUESTO CASO?
Essendo un disturbo con eziologia non ancora del tutto nota, il miglior approccio è multidisciplinare, quindi l’osteopata può assieme ad altre figure quali il ginecologo, l’ostetrica, lo psicologo e il fisioterapista essere di grande supporto!
Infatti agirà lavorando in primis:
-sull’ ipertono che si è venuto a creare a livello del pavimento pelvico, migliorando così la componente algica;
– sulle infiammazioni, favorendo il drenaggio locale e quindi andando a ridurre la concentrazione in loco di tutti quei mediatori chimici che portano poi a gonfiore e dolore.
E poi come sempre con l’osteopatia cerco, personalmente, di dare un migliore “equilibrio” a tutto il sistema corpo-mente, per predisporre il corpo alla salute!
Molto spesso i sintomi ci spaventano perché non li conosciamo, vogliamo dare un nome a qualcosa perché “La conoscenza ci rende liberi” (per citare Socrate), ed è giusto dar voce a tutte quelle donne che per paura di essere giudicate da’un amica, dal fidanzato, marito o dal personale sanitario, tengono dentro il dolore che non fa che peggiorare.
La vulvodinia non è solo una problematica a carico psicologico, non è un dolore inventato per non avere rapporti o per non uscire di casa, è una problematica reale che ha portato molte donne a chiudersi in se stesse e a sentirsi profondamente sole. Ma, ultimamente, c’è una maggiore apertura al confronto, che è il modo migliore per ragionare insieme su una soluzione!
Per questo sono lieta di essere portavoce dell’associazione La Fenice per la campagna di sensibilizzazione sulla Vulvodinia, nella speranza di poter essere utili ad informarvi e indirizzarvi verso la strada della salute!
Dott.ssa Roberta Giovanna Perna
Contatti:
Tel: 3466425180
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